domenica 30 maggio 2010

Will Ferguson

Ci sono libri che cambiano la vita e libri che promettono di cambiarla. Ci sono manuali per la felicità e con ogni tipo di soluzione, ci sono storie belle e brutte, ma ormai è difficile trovare un romanzo come Felicità® che sappia raccontare "il tempo. Il tempo vero. Quello in cui viviamo tutti". Un tempo dedicato alla ricerca spasmodica della felicità, senza nemmeno cercare di capire cosa sia davvero. Will Ferguson ha toccato un nervo scoperto, smascherando con un urlo tutte le false promesse, le illusioni, i consigli, i modelli e i programmi per essere felici. Un libro che parla della nostra quotidianità, di oggi, senza alcuna pietà per il genere umano e per le sue debolezze. Un libro che sviluppa in trecento pagine quello che ha detto un altro grande scrittore americano, Jim Harrison: "E' solo per caso che si è felici". Tutto comincia con una dattiloscritto di un migliaio di pagine, ricoperto da margherite autoadesive. Nell'intenzione del suo enigmatico autore, Tupak Soiree, dovrebbe essere la soluzione, la panacea per ogni evenienza: dal sesso alla depressione, dal cibo all'alcool, Quello che ho imparato sulla montagna (così il titolo di questo fantomatico libro nel libro) racchiude tutte le filosofie esoteriche e trendy degli ultimi anni. Per Edwin de Valu, protagonista di Felicità®, è soltanto l'occasione per rimediare ad un buco nella programmazione della casa editrice in cui lavora. La decisione di pubblicare Quello che ho imparato sulla montagna porterà ad una serie di eventi a catena: diventerà un successo di proporzioni mondiali, trasformerà i consumi e, con essi, un'intera civiltà (o presunta tale, la nostra). Edwin de Valu si ritroverà sempre nel cuore degli eventi: prima per inerzia, trascinato dall'apocalisse generata da Tupak Soiree; poi per scelta, avendo deciso di smascherare l'arcano e l'inganno che si celano dietro Quello che ho imparato sulla montagna. Della trama non si può raccontare di più, perché Felicità® ha anche il ritmo del thriller, è caotico, rocambolesco, ironico e divertente. Non è un capolavoro di scrittura, perché Will Ferguson fino ad oggi aveva scritto soltanto manuali di viaggio, però Felicità® si legge di gusto ed è un libro importante, coraggioso, anche amaro, perché racconta chi siamo e quanto lontano siamo andati. Senza nascondere una punta di amarezza quando dice: "Passiamo la nostra esistenza a costruire castelli di carte, poi passiamo il resto della nostra esistenza ad aspettare che qualcuno inciampi nel tavolo. Sperando che qualcuno inciampi nel tavolo. Ci mettiamo i vestiti adatti al tempo di ieri. Tratteniamo il fiato. Confondiamo i nostri ricordi con quello che siamo". Un libro sincero, attuale e scomodo fino in fondo.

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