domenica 13 giugno 2010

Rick Bass

La tentazione è sempre forte per tutti: rinunciare alle comodità della cosidetta vita moderna (ma anche alle frustrazioni) e provare a tornare a vivere più vicino alla natura, ai suoi ritmi. L'illustre precedente, Henry David Thoreau (il cui fantasma aleggia in ogni singola pagina di Un inverno nel Montana) funziona un po' da guida anche per Rick Bass: con la sua compagna si sceglie un ritiro austero, freddo e difficile tra i boschi del Montana con l'obiettivo principale di recuperare una differente dimensione di vita quotidiana e, poi, di cavarne qualcosa di simile ad un diario. L'esperimento riesce alla perfezione (tanto che la coppia decide di stabilirsi definitivamente in Montana) ma attraverso un percorso che implica una sorta di rinascita, persino, come lascia intuire uno ei passaggi più importanti di Un inverno nel Montana: "Può essere davvero meraviglioso scoprire di trovarsi in errore, di essere ignorante, di non sapere nulla, neanche l'abc. Devi ricominciare. E' come la neve che ogni anno cade per la prima volta. Non fa alcun rumore, ma è la forza più possente che tu conosca. Poi, ad inverno inoltrato, gli alberi scricchioleranno, scoppietteranno e si spalancheranno. Cose che si spalancano, si apprendono. Imparare come stanno davvero le cose". La wilderness americana, è del tutto relativa, a questo punto: pur non essendo un capolavoro di narrativa, Un inverno nel Montana è uno di quei libri sempre più rari che alle follie metropolitane, alla velocità e al rumore, oppone la lenta coltivazione dell'osservazione, il rispetto del silenzio, la gioia della scoperta di piccoli riti quotidiani e grandi eventi stagionali, la necessità di ritrovare una confidenza e un equilibrio con i paesaggi esteriori e, con ogni probabilità, anche con quelli interiori. Così, tra una miriade di nuove incombenze pratiche (tagliare la legna, evitare che gelino le tubature, ambientarsi in una comunità schiva e burbera) e rilevanti intuizioni esistenziali ("Quassù sto scoprendo delle cose su me stesso, cose che da tempo avrei dovuto sapere, ma non è andata così. Credo che si riveli non tanto una personalità complessa quanto un'anima semplice, ma è l'unica che possiedo, e sono lieto di averla qui, lontano dalla città") Rick Bass finisce per innamorarsi della valle e del suo inverno, ma anche di un inedito modo di vedere la vita rendendo Un inverno nel Montana  un piccolo gioiello per chi viaggia a velocità ridotta e con gli occhi ben aperti.

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