lunedì 13 agosto 2012

H. D. Thoreau

Il carattere atlantico di Cape Cod può apparire insolito per un paladino della wilderness come H. D. Thoreau, visto che la terra dell’America rimane “alle spalle”. L’ambiente e gli habitat sono insoliti: la costa sembra un riflesso, “il mare e il deserto” non sono poi così diversi, resti e relitti nella sabbia raccontano un oceano che è nello stesso tempo distanza e legame e la prospettiva è spesso falsata dalla luce, come notava H. D. Thoreau: “Il sole sorto alla vista così lontano sul mare che il fronte delle nuvole all’orizzonte, che all’inizio l’aveva nascosto, non era percepibile finché il sole non s’era alzato di molto dietro e l’aveva spezzato e disperso di netto, come una freccia. Ma lo guardavo ancora come se sorgesse dalla terra e ho dovuto fare uno sforzo per rendermi conto che invece stava sorgendo dal mare”. Con questo, il viaggiatore arrivato a Cape Cod è minuzioso, appassionato, ossessionato dalla natura del luogo e dalla natura in sé. Tiene conto anche di altri testimoni che l’hanno preceduto, cercando di comprendere la complessa e delicata dimensione del luogo, a partire dalle descrizioni di flora e fauna. Osserva il mare con molto rispetto e scrupolosa attenzione. E’ una panoramica completa, risolutiva, determinata, colta e ricchissima che risponde a un legame indissolubile con la wilderness che Thoreau riassume così: “Insomma, stavamo attraversando un deserto con un panorama autunnale di straordinaria brillantezza, una specie di terra promessa, da un parte, e l’oceano dall’altra”. Nello stesso tempo, visto che “sono gli individui e i destini personali che esigono la nostra simpatia”, c’è qualcosa di metaforico che non è dichiarato nei continui riferimenti di H. D. Thoreau all’Atlantico e ai suoi naufragi, coincidenza che non deve essergli sfuggita. Sulle spiagge di Cape Cod si forma una linea, un residuo storico americano, frutto di un approdo sbagliato, dove uno dei lavori più diffusi è quello dei “recuperanti”, personaggi che vagano su e giù lungo il litorale frugando tra i rimasugli rigurgitati dalle onde. Le dimensioni, tutte umane, che nota H. D. Thoreau sono due, opposte e complementari come partenza e arrivo. La prima riguarda i viaggiatori: “E’ strano che gli uomini non solchino il mare con maggiori aspettative. Mai nulla di notevole è stato compiuto con animo prosaico. Eroi ed esploratori hanno sempre scoperto più di quanto si credeva in precedenza solo quando speravano e sognavano qualcosa che era più di quanto sperassero e sognassero i loro contemporanei, ovvero persino più di quanto loro stessi avevano scoperto quando erano in uno stato d’animo più pronto ad adattarsi alla verità. Misurati sul criterio comune di normalità, essi erano sempre dei pazzi”. L’estremo finale è proprio a Cape Cod, dove si è incagliata “l’anima americana” perché H. D. Thoreau ammette che “siamo tutti recuperanti intenti a immaginare che qualche grande tesoro si areni sulla nostra spiaggia per assicurarcelo”. Nel miraggio di Cape Cod, l'attesa sembra persino naturale.

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